Lugnano in Teverina
Tempo di percorrenza:
15 minuti in Bici | 30 minuti a piedi | 5 minuti in auto
Nostro Giudizio: Assolutamente da non perdere
Lugnano in Teverina sorge a 419 m. s.l.m. sui Monti Amerini, in Umbria meridionale, al confine con il Lazio. Il Tevere, da cui il paese prende il nome, scorre nella valle sottostante.
Il panorama che potrete ammirare da Lugnano è caratterizzato ad ovest dai calanchi, dalle colline dell’alto Lazio e dai Monti Cimini, un territorio vario caratterizzato da oliveti, vigneti, da ampie aree pianeggianti coltivate a cereali e da antichi borghi arroccati spesso su speroni rocciosi.
A est il paesaggio è dominato da colline ricoperte soprattutto da boschi che divengono via via sempre più alte man mano che ci si avvicina all’Appennino Centrale. Nelle giornate di tramontana appare in modo netto il Terminillo che svetta guardando verso sud, in territorio sabino.
Storia
Nel periodo romano è uno dei centri principali dell’agroamerino romano che si estendeva presumibilmente dalla Via Amerina fino a Guardea. Tutto ciò risulta documentato da scoperte archeologiche, i cui numerosi reperti sono conservati presso l’Antiquarium, situato nel centro storico, e dagli scritti di Plinio il Giovane.
Nell’alto e basso medioevo Lugnano in Teverina si sviluppa fino a diventare Comune intorno al 1000. Dal secolo XI al XIV Lugnano è soggetto a vari signori che si contendono il territorio: i Farolfi, duchi di Montemarte (intorno al 1000), i conti Bovaciani di Todi (1147), un Guido senza nome in qualità di visconte (1204), il visconte Tebaldo Vagliante (1216),Tommaso da Alviano (1370), gli Orsini (1400). Ufficialmente questi signori erano dei difensori, a cui i Papi affidavano la difesa dei loro territori, infatti, Lugnano in Teverina faceva parte del Patrimonio di S. Pietro.
Lugnano è stato a lungo alleato della città di Orvieto, di cui seguì le vicende della contesa tra Guelfi e Ghibellini, al tempo dei Comuni. Documentata da una Bolla di Gregorio IX (1 Aprile 1239) è la vittoria dei Lugnanesi e degli Orvietani contro Todi e Amelia che avevano tentato di assalire Lugnano per avere il controllo del Tevere. Nel 1449 su ordine di Pio II (Enea Silvio Piccolomini) vengono restaurate le mura della Terra di Lugnano. Successivamente, in seguito a continui soprusi da parte dei signori delle città circostanti, i lugnanesi costituiscono, nel 1508, lo Statuto della Terra di Lugnano, grazie anche alla spinta rinnovatrice di Papa Giulio II. Un documento importante che regolava ogni aspetto della vita sociale e delle relazioni tra comunità.
Questo tesoro di civiltà è oggi tradotto e disponibile in un testo pubblicato dallo studioso lugnanese Terzo Pimpolari. Nei secoli successivi alla scoperta dell’America, Lugnano in Teverina segue le vicende dello Stato della Chiesa e dello Stato Italiano.
Struttura Urbanistica
Il centro storico mantiene intatta la struttura medievale, con angoli pittoreschi e scorci panoramici. Il borgo è circondato da mura risalenti all’anno 859, quando Papa Leone IV le fece costruire per la difesa contro i Saraceni. La porta di accesso è sovrastata da una torre, da qui parte una caratteristica via ellittica che porta nel cuore del paese dove si possono scoprire le pittoresche scorciatoie fra giochi di archi e scalette.
Da Visitare:
- Palazzo Vannicelli in Piazza della Rocca
- Palazzo Pennone, il più imponente, risalente al 1628, sede del Comune
- Chiesa di S. Chiara, facente parte di un antico Monastero francescano
- Convento di S. Francesco costruito nel 1228, nel luogo dove aveva predicato e compiuto un miracolo il Santo
- Santuario di S. Maria di Ramici, costruito forse ai primi del 1400 in onore di una immagine di una Madonna miracolosamente ritrovata, secondo una leggenda popolare, da una pastorella tra i rami di una quercia, il suo vero nome è S. Maria del Ramo.
- Convento di S. Antonio dei Cappuccini, immerso in un meraviglioso boschetto di cerri, costruito 1570
- La villa romana di Poggio Gramignano, ovvero i resti di una villa rustica del I sec. a.C. di notevole estensione e con i pavimenti in mosaico policromo
- L’Antiquarium comunale, dove sono raccolti tutti i reperti, a partire dall’epoca romana, rinvenuti nel territorio di Lugnano in Teverina
- Chiesa di S. Maria o Collegiata Gioiello di stile romanico del secolo XI o XII, è citata in ogni buon libro di storia dell’arte. Edificata su di una costruzione del IX secolo, presenta una facciata che consta di un pronao a cinque colonne. La volta, sorretta da costoloni, è aperta lateralmente e sopra i cinque archi a sesto acuto sono visibili metope raffiguranti i quattro Evangelisti ed alcuni elementi musivi dei fratelli Cosmati. Nella parte più alta sono presenti due oculi ed un rosone con disegno a doppia ruota in classico stile Umbro. Sormonta il tutto un rosone più piccolo, circondato da sette tazze in porcellana e, all’apice del tetto, un’aquila. L’interno, a tre navate, è ricco di colonne e capitelli variamente decorati. Il pavimento, in stile alessandrino-cosmatesco, è a mosaico. La cripta, preceduta da un’originale “Schola Cantorum”, conserva un Crocifisso in alabastro del secolo XVI a cui vengono attribuiti poteri miracolosi. Nella Chiesa sono custodite numerose opere di grande valore artistico: un trittico dell’Alunno, situato nell’abside, una Crocifissione di Scuola Giottesca e, nella Cappella, una Decollazione di S. Giovanni Battista di Livio Agresti.